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Sulle tracce di Agostino
 
La Liturgia delle Ore      con Agostino  
   
Agostino ci parla dell'Amore
   
 
 
 

Sant'Agostino

Un canto a dieci corde

I Salmi della Liturgia delle Ore

a cura di Lucia Giacchella OSA

1997, Ed. Città Nuova

per ulteriori informazioni: progetto@masonteronellacitta.it

 
 

 

 

La Liturgia delle Ore

con Sant'Agostino

 

 
 

 

Nell’intera Scrittura non cercate altro precetto

e che nessuno venga ad ordinarvi altro

fuorché la CARITÀ.

Nei passi oscuri della Scrittura si cela la carità,

nei passi chiari la carità diventa palese.

Se mai ti fosse palese, non potrebbe nutrirti;

se mai fosse nascosta,

non t’invoglierebbe a scrutare.

Ora è questa carità che dal fondo

del cuore puro grida con le parole del salmo;

grida dal fondo del cuore di coloro

che somigliano all’orante (dei salmi).

Chi poi sia costui ve lo dico in una parola.

E’ CRISTO.

 

(Agostino, Esp. sul sal. 140, 2)

 


 

I

Settimana del Salterio

II

Settimana del Salterio

III  Settimana del Salterio

IV  Settimana del Salterio

 


 

Prefazione

 

Attratta dal fascino irresistibile dei salmi - Parola di Dio all’uomo e parola dell’uomo a Dio - ho incominciato ad occuparmi di questo impegnativo lavoro nel marzo del 1992.

Ho intrapreso il cammino di ricerca con lo scopo di arricchire la preghiera della Liturgia delle Ore che intesse le nostre giornate, alternandole con il lavoro, lo studio e la vita comune. Posso affermare che il tutto ha avuto origine dal cuore stesso della Comunità monastica agostiniana alla quale appartengo.

Iniziato quasi “per scherzo”, man mano che procedevo nel tempo la preparazione dei commenti si manifestava come lavoro impegnativo ed esigente; sia nella scelta delle pericopi che nel trovar loro la giusta posizione. Mi sono attenuta quasi esclusivamente a quell’opera immensa e affascinante che sono le Enarrationes in Psalmos già edite dalla CITTÀ’ NUOVA, insieme a tutta l’Opera Omnia di Agostino.

Le Enarrationes possiedono, senza dubbio, una ricchezza sconcertante: opera vastissima che abbraccia quasi tutto l’arco della vita di Agostino, scaturiscono dal suo cuore di orante, di innamorato della Parola di Dio, di profondo conoscitore dell’interiorità dell’uomo che eleva il grido della sua preghiera a Dio.

Ciò che c’è di altamente encomiabile in lui, però, è lo sforzo del Pastore per spiegare la Parola al popolo affidato alla sua guida, che a differenza di quello di oggi, era capace di ascoltarlo per ore a ben vedere la lunghezza di certe omelie!

La cosa più apprezzabile nell’opera agostiniana ed anche più stimolante - a mio parere - è il notare come l’autore ricerchi appassionatamente e instancabilmente fra le parole dei Salmi quella Persona considerata come l’Orante principale di tutto il Salterio: Cristo. Cristo inteso non come il solo, ma legato indissolubilmente come Capo alle membra del suo Corpo che è la Chiesa.

Il grido di Agostino:“Psalterium meum, gaudium meum!”  (sul sal. 137, 3) ha contagiato anche me nell’eseguire questo lavoro di ricerca e studio che, giunto alla fine, mette ora alla portata di tutti la Parola di Dio introdotta e spiegata dal grande Padre e Dottore della Chiesa.

Mettere alla portata di tutti la Parola di Dio è stata la grande intuizione di Agostino preoccupato soprattutto di proseguire l’opera del Cristo che si rende via per arrivare a Dio. Lo fa seguendo in un certo senso la strada delle beatitudini: Beati i poveri in spirito...

Sì, beati i poveri perché soltanto a loro è dato di conoscere i segreti del Padre. E “segreta” nel cuore del Padre era la preghiera del Figlio.

Agostino, preoccupato fortemente di questo, preferisce ricevere osservazioni dai puristi della grammatica - se per caso commette durante la spiegazione qualche barbarismo grammaticale - piuttosto che non farsi capire dai piccoli (cf. Sul sal. 138, 20).

Credo che mai come in questo momento storico, Agostino possa costituirsi come un grande punto di riferimento per coloro che intendono riscoprire la preghiera della Chiesa. Là dove la fame di autenticità, che si riscontra nel mondo giovanile chiede giustizia, c’è la risposta del grande Vescovo che si preoccupò tenacemente e con tenerezza che tutto il suo gregge potesse pregare nel Cristo.

 


 

La raccolta commenta le quattro settimane del Salterio come viene pregato dalla Chiesa nella Liturgia delle Ore, Lodi e Vespri.

Ogni salmo è introdotto da tre pericopi, per dare la possibilità di più ampia scelta e maggior ricchezza di commento. Inoltre ogni salmo è preceduta da un titolo, attinto dalla tradizione prevalentemente patristica, che interpreta in chiave cristologica ed ecclesiologica il salmo stesso.

Come conclusione è stata suggerita per ogni testo sacro una orazione salmica che ne riassume il significato e lo orienta, attraverso Cristo, al Padre; queste orazioni potranno essere utili nella recita o nel canto della liturgia delle ore sia se eseguita comunitariamente, sia personalmente.

Un particolare ringraziamento va alla mia comunità monastica di Urbino (PS) che ha sempre incoraggiato e accompagnato con la preghiera questo lungo lavoro; a P. Remo Piccolomini OSA, tenace sostenitore e consigliere nella ricerca; alla Casa Editrice Città Nuova che ne promuove gentilmente la pubblicazione.

 

 Lucia Giacchella OSA

 
   

 

 


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