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Un Monastero nella città

 

 

 

Unico nel suo genere, il Progetto "Un monastero nella città" è nato nel 1996 da un sogno comune alle monache del Monastero Santa Caterina di Urbino e un gruppo di laici: offrire all'uomo di oggi la possibilità di "rientrare in se stesso" accanto ad una realtà monastica, per sperimentare le infinite dimensioni per le quali è stato creato.

La fonte ispiratrice del Progetto è la convinzione che un cammino di fede debba inscindibilmente procedere di pari passo con un percorso di crescita umana: non esistono due logiche di salvezza, una per il corpo e l’altra per lo spirito, poiché “tutto l’uomo” si salva in Cristo.

Ogni cammino di ricerca inizia sempre dall’uomo, dal suo cuore (= interiorità) accompagnato da una preghiera umile come quella di S. Agostino: “O Signore, che io conosca me, che io conosca te”.

La fede non viene vissuta come un valore alternativo ai valori dell’uomo, ma come esperienza centrale carica della potente forza di verità che illumina tutta l’esistenza. A questa logica di fondo, di maturazione umana e cristiana in reciproca e profonda integrazione, fa riferimento il Progetto che traccia il suo itinerario cominciando dalla situazione di partenza di ogni uomo che S. Agostino così esprime: “Ci hai fatti per Te, Signore, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in Te”.

La meta è quella di aprire un canale che veicoli il “ciò che sono” in direzione del “ciò che vorrei essere” in una situazione sperimentata di armonia e pace in Cristo.

 

Il Progetto Un Monastero nella città, in continuo dialogo con i tempi e le esigenze dell’uomo di oggi, ha da sempre assunto come impegno principale quello di stimolare e sensibilizzare i partecipanti alla ricerca del Senso della propria vita. Ha voluto fornire strumenti e competenze per  un integrato cammino umano e spirituale attingendo dal prezioso patrimonio di conoscenze della psicologia, dell’antropologia e della pedagogia ma anche dal notevole tesoro della realtà monastica, maestra per eccellenza nella ricerca della propria interiorità e nel personale cammino di verità.

Dal 2011, per rispondere all’emergenza educativa lanciata dalla Chiesa, dalla scuola e da tutte le principali agenzie sociali, e per rendere più specifici e mirati i suoi contenuti si rivolge in particolare a coloro che sono più interessati e sensibili a questo argomento: i giovani.

 

Pertanto propone

 

   

il Progetto Alla ricerca di... Un senso per la vita

rivolto alla fascia di età compresa  tra i 18 e i 35 anni

Consistono in quattro incontri durante il corso dell’anno, mirati non tanto a fornire risposte quanto piuttosto a suscitare quelle domande esistenziali che abitano il cuore di ogni uomo e che emergono soprattutto in età giovanile. Lo scopo è anche quello di fornire i primi e rudimentali strumenti per dare ad esse adeguate risposte, utili all’elaborazione del proprio progetto di vita.


 

 

Attraverso i temi dei Corsi Formativi...

percorriamo un po' della sua storia

 


Il primo logo del Progetto Un Monastero nella città - Anno 1996


 

 

 

   

 

 

 

 

 

 

 

Cf Anno 2003/04

"Andiamo a Dalmanutha?"

 

"Durante il nostro cammino procederemo verso una formazione che rispetti l'uomo nella sua totalità: realtà naturale chiamata all'autotrascendenza teocentrica. Faticheremo, ma a Dalmanutha (Mc 8,10) ci sarà anche il Maestro che provvederà a farci riposare accanto a Lui".

   
   
 

 

     

Cf Anno 2004/05

"Ma la vela lo sa"

 

 

"Qualcuno ci ha chiesto: Cos'è che sa la vela? Gli abbiamo risposto: Vieni e vedi!

Vogliamo scommettere che la vela sa quello che ci serve, cioè "sentirci amati solo per il fatto di esistere" e per rendere la nostra vita più significativa?"

 
   
   
 

 

   

Cf Anno 2005/06

"Sognando Betel"

 

 

"Questo è il titolo che abbiamo scelto, ispirati da una frase di G. Bachelard: <<Anche la mucca ha il suo principio di interiorità. Esige una casa, un luogo quasi insostituibile dove può ritrovare se stessa>>. L'abitare è una necessità di tutti gli esseri. Significa sentirsi a posto nel posto giusto. E... ogni posto dove Dio si manifesta è Betel, cioè "casa di Dio".

 
     
   
 

 

   

Cf Anno 2006/07

"Il segreto di Amaranto"

 

 

"Per scoprire Il segreto di Amaranto dovremo risalire fino alla preistoria. Di cosa si tratterà? Due espressioni-chiave ci accompagneranno nell'apprendere l'arte di amare un altro essere umano: "il per me" e "l'indipendente da me".

 
     
   
 

 

   

Cf Anno 2007/08

"Sentiero a Nord-Est"

 

 

"Dopo aver illustrato l'anno scorso il primo passaggio, dal sentirsi amati e amabili all'amarsi, quest'anno vedremo di spiegare il secondo: dall'amore di sé all'amore dell'altro. Un nuovo tratto di strada che cercheremo di fare in cordata, perché abbiamo bisogno di sentirci legati l'un l'altro in questa missione esistenziale".

 
     
   
 

 

   

Cf Anno 2008/09

"Ogni uomo è tuo fratello,

ma tuo fratello non lo sa"

 

 

"Quest'anno gli incontri parleranno dell'amore che "si fa concreto" per essere visto, toccato e goduto. Affronteremo quindi i problemi che riguardano i rapporti interpersonali, la comunicazione, l'assertività, la personale conversione affettiva, le nostre emozioni e naturalmente il rapporto con Dio".

 
     
   
 

 

   

Cf Anno 2009/10/11

"Lezioni di volo in P.zza SperanzOSA n. 3"

 

 

"In piazza: perché da sempre essa è il cuore pulsante della vita di una città, lugoo privilegiato di incontri e di scambio, dove si vivono gli incontri più significativi della collettività. Speranz(a): perchè essa è il respiro stesso della vita che ci aiuterà ad arrivare alla meta. OSA: perchè siamo in casa Agostiniana. N°3: lo scoprirete... non vorrete che vi sveliamo tutto!"

 
     
   
   
   
   
 

 

     
 

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